domenica 27 giugno 2010

Una manovra devastante per i servizi comunali e per i cittadini



I sindaci rappresentati da ANCI Nazionale hanno protestato a Roma il 23 giugno contro l’impostazione della manovra finanziaria del Governo proponendo un pacchetto di misure alternative.

Erano in tante le amministrazioni e non solo del centro sinistra tutte colpite da tagli ingiusti,poiché metà della manovra ricade sui servizi erogati ai cittadini e sui percettori di rediti medio bassi.

Se non si cambia la manovra i servizi essenziali dei cittadini e i loro redditi sono a rischio : la prova si trova nelle analisi di Anci pubblicate nei giorni scorsi.

I Tagli dei trasferimenti per i comuni mantovani variano da oltre il 13%  al 23% per il Comune di Mantova.
In margine alla manifestazione il Segretario del PD Bersani ha sostenuto che da due anni il governo avrebbe potuto trasferire ai comuni, se solo l'avesse voluto, il 20% di Irpef, come chiedeva il movimento dei sindaci veneti.

 Invece, come è stato sottolineato da molti amministratori locali alla manifestazione del 23, andiamo incontro a uno scenario disastroso e anche paradossale: le scuole, già tartassate dai tagli delle precedenti finanziarie, adesso s'apprestano a subire nuovi enormi disagi, con il taglio dei servizi integrativi che i comuni, a causa della manovra, non potranno più garantire ed   i trasporti locali che si avviano verso la insostenibilità dei costi.
È questo il Federalismo di cui parla la Lega?

 Viene da chiedersi che tipo di futuro la destra voglia dare all'Italia ed agli italiani;futuro che oggi si prefigura quanto mai incerto, in quanto ai tagli si aggiunge la mancanza di   misure per incentivare  la crescita produttiva e la occupazione. Qualcuno può essere ottimista in questa situazione, come chiede il Presidente del Consiglio?

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